Bentrovati all’ascolto del notiziario di RadioArticolo1. In studio Davide Colella Ennesima tragedia. A Todi, in provincia di Perugia, l'ultima vittima sul lavoro. A perdere la vita un uomo di 40 anni, titolare di una ditta edile, travolto da un mezzo pesante. Si tratta dell’infortunio mortale numero 683 dall'inizio dell'anno. Insieme rialziamo la testa. Si terrà nel pomeriggio davanti alla Prefettura di Genova la manifestazione organizzata da Cgil e Uil per ottenere risposte concrete sul rilancio della città a seguito del crollo del ponte Morandi. Da allora, il territorio vive nella costante criticità, sia dal punto di vista sociale che economico, come ha spiegato ai nostri microfoni il segretario della Camera del lavoro, Igor Magni. (sonoro) Motori spenti. Sciopero di quattro ore dei dipendenti di Autoguidovie, la società di trasporto urbano ed extraurbano di Pavia. A motivare la protesta i turni definiti “massacranti”, la cronica mancanza di personale, la riduzione delle corse, il costo maggiorato dei biglietti e il mancato pagamento degli straordinari. L'inizio della strategia della tensione. Sono passati 49 anni dalla bomba di Piazza Fontana, a Milano. Alle 16:37, nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura uno scoppio uccideva 17 persone. Contro l’eversione stragista, i lavoratori milanesi si mobiliteranno unitariamente con lo sciopero generale. Si tratta del primo atto terroristico di una lunga serie di attentati che insanguineranno l'Italia durante gli anni Settanta. Dopo quasi mezzo secolo di processi e depistaggi, uno degli episodi più controversi della nostra storia. La lotta paga. Il governo turco ha rilasciato i 35 lavoratori impegnati nella costruzione del nuovo aeroporto di Istanbul e l’attivista sindacale Özgür Karabulut. Insieme avevano denunciato le scarse condizioni di sicurezza tali da provocare decine di morti durante la realizzazione dell’opera. Un vittoria ottenuta grazie alla pressione delle union e una petizione diffusa in 23 lingue con migliaia di adesioni. “Fino a quando l'ultimo. Sulcis ed ex Alcoa, storia di una resistenza operaia”. Il documentario di Bruno Bigoni ripercorre la vicenda della fabbrica sarda. Il servizio di Antonia Fama. “Il Sulcis è una terra di vuoti. Decine di miniere, ormai deserte, cesellano come cicatrici le colline tra Carbonia e Iglesias”. Inizia con queste parole, accompagnate da immagini di archeologia industriale provenienti dal Sud della Sardegna, il bel documentario “Fino a quando l'ultimo. Sulcis e ex Alcoa, storia di una resistenza operaia”. Il video di mezz’ora, pubblicato da Repubblica, nasce da un’idea del giornalista Marco Patucchi ed è diretto da Bruno Bigoni. La ex-Alcoa, fabbrica di produzione dell’alluminio nel Sulcis, è il simbolo delle tante crisi industriali italiane e anche di una battaglia, di una “resistenza” operaia per la difesa del lavoro. Oggi l’azienda, soprattutto grazie a quella battaglia, ha un nuovo proprietario, il gruppo svizzero SiderAlloys. Tuttavia, il futuro è ancora incerto, per i settecento operai. Il documentario ricostruisce la storia delle loro lotte, attraverso testimonianze dirette e immagini di archivio. E’ tutto. Per riascoltarci e saperne di più RadioArticolo1.it
Giornale Radio del Lavoro Edizione delle 13:00
A cura di Davide Colella
12 dicembre 2018 • 13:33