Bentrovati all’ascolto del notiziario di RadioArticolo1. In studio Giorgio Sbordoni. Mai tanta disumanità. La Cgil annuncia una mobilitazione sul caso Aquarius, la nave carica di migranti costretta al largo delle nostre coste dalla decisione del ministro Salvini di chiudere i porti. Il servizio di Stefano Milani. Situazione intollerabile: i diritti umani universali, salvaguardati dalle leggi internazionali e da quelle del mare, oltre che dalla Costituzione, sono calpestati sotto i colpi di una presa di posizione che deve indignarci tutti. Inizia così il comunicato della Cgil che, attraverso i lavoratori dei porti di tutta Italia, sta facendo sentire la propria voce, affermando e ribadendo i principi fondamentali del diritto, che tutela in primis la condizione delle persone. 629 tra uomini, donne e bambini, già probabilmente vittime di violenze durante il lungo viaggio attraverso l’Africa, sono bloccate in mezzo al mare, con poca acqua e poco cibo. A questi - si legge nella nota - si aggiungono i profughi di un’altra nave di una ong tedesca, fermi al largo delle coste libiche. Su tutti loro si scarica il peso della politica razzista e xenofoba del nostro Paese, mai, fino ad oggi, a un tale livello di disumanità. La confederazione è al fianco di tutti i sindaci che hanno dichiarato disponibilità ad accogliere l’Aquarius a annuncia l'impegno in una mobilitazione, anche sul piano europeo, per contrastare la deriva razzista. Amazon assuma 1.300 persone. L’Ispettorato nazionale del lavoro invita l’azienda a mettere in regola gli addetti alla logistica impiegati in somministrazione oltre la soglia consentita dal contratto nazionale. La decisione conferma i dubbi sollevati più di una volta dal sindacato. Braccia incrociate. Riprende la mobilitazione dei lavoratori di Italiaonline che ormai da mesi stanno lottando con cortei e manifestazioni contro i licenziamenti e i trasferimenti decisi dall'azienda. Oggi sciopero e presidio nella sede di Torino. Flop. I Centri per l’impiego hanno trovato un lavoro ad appena il 3 per cento dei disoccupati che hanno bussato alla loro porta. Alla base del dato fallimentare, i pochi soldi investiti, 750 milioni di euro contro i 5 miliardi e mezzo della Francia, e il personale ridotto all’osso, 7900 operatori contro i 100mila della Germania. Una vita per i diritti, la cultura e lo sviluppo locale. Sugli scaffali per Rubbettino un'autobiografia, quella di Pasquale Iorio, composta da storie, aneddoti e memorie di vita, sempre dalla parte delle categorie sofferenti, quando Terra dei Fuochi era sinonimo di Terra di Lavoro. Ascoltiamolo ai nostri microfoni. (sonoro) Un compleanno da festeggiare. Nelle quattro capitali del Regno Unito, da Londra a Edimburgo, da Cardiff a Belfast, migliaia di cittadini hanno manifestato in contemporanea per ricordare i 100 anni della prima grande vittoria nella battaglia per il diritto di voto alle donne e rilanciare la sfida sulla parità. A un secolo dall’entrata in vigore del Representation of the People Act, la legge che aprì per la prima volta le urne elettorali a una parte almeno delle donne britanniche, molte delle partecipanti ai cortei hanno indossato vestiti e accessori che furono delle suffragette. E’ tutto. Per riascoltarci e saperne di più RadioArticolo1.it
Giornale Radio del Lavoro Edizione delle 13:00
A cura di Giorgio Sbordoni
11 giugno 2018 • 13:05