Bentrovati all’ascolto del notiziario di RadioArticolo1. In studio Davide Colella. Un piano irricevibile. Arcelor Mittal scopre le carte sull'ex Ilva di Taranto e per restare chiede 4.700 esuberi. Il servizio di Giorgio Sbordoni. Ora il principale impianto siderurgico italiano è davvero a rischio. La multinazionale franco indiana ha presentato un documento che nelle parole del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, non è un piano industriale ma solo un progetto di chiusura di Taranto e dell'Ilva. Una proposta immediatamente rispedita al mittente che stravolge l'accordo firmato, al prezzo di pesanti sacrifici dei lavoratori, appena un anno fa. ''Noi abbiamo un accordo che prevede investimenti e una produzione di 8 milioni di tonnellate", per il leader di Corso d'Italia "è quella la base da cui partire". Il sindacato si è detto disponibile a discutere su tempi, tecnologie, sulle modalità di realizzazione degli investimenti o su un possibile ingresso dello Stato nella società. Ma i due punti fermi restano i volumi produttivi e la difesa dell'occupazione. Anche il ministro Patuanelli si è detto deluso, ha respinto la proposta di Mittal e ha annunciato che Palazzo Chigi presenterà un proprio documento. Intanto, martedì 10 dicembre sarà sciopero in tutti gli stabilimenti del gruppo e nell'indotto, con la partecipazione delle tute blu alla manifestazione di Cgil, Cisl e Uil già in programma sulle crisi industriali a Roma, in piazza Santi Apostoli. Saracinesche giù. Questa mattina i dipendenti dei supermercati Margherita, Simply, Auchan e Conad della Lombardia si sono dati appuntamento a Milano, davanti al Duomo, per una giornata di sciopero e mobilitazione. In tutta Italia, migliaia di addetti vedono il proprio impiego a rischio dopo l'acquisizione della rete di vendita della multinazionale francese da parte della più grande cooperativa italiana. Lavoro sul filo. Assemblea davanti alla fabbrica mantovana di alta moda Corneliani. Dopo tre giorni di sciopero la storica azienda tessile ha congelato i 130 licenziamenti. Ora si tratta per il futuro. Ne abbiamo parlato con Michele Orezzi, segretario provinciale della Filctem Cgil. (sonoro) Foggia terra di legalità. Marcia di Cgil, Cisl, Uil, con decine di adesioni, nel capoluogo della Capitanata. Giovani, rappresentanti delle istituzioni, associazioni, scuole, imprese e parrocchie impegnate in una grande manifestazione di suoni, luci e colori per mettere in rete le forze sane del territorio e per riappropriarsi degli spazi di partecipazione. Il fondo della discordia. L’Unione europea ha accettato un rinvio, ma ha intenzione di procedere sul Meccanismo europeo di stabilità senza riaprire il negoziato come aveva cercato di chiedere l’Italia con la mediazione del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Bruxelles ha messo in programma la firma come primo atto del prossimo anno. Il lavoro alla radio. Si svolgerà questo pomeriggio la premiazione della nona edizione del Concorso radiofonico dedicato al giornalista Marco Rossi. L’iniziativa è destinata a programmi, servizi, reportage e documentari radiofonici dedicati al tema del lavoro, ai suoi molteplici significati e in tutte le sue possibili declinazioni. L’appuntamento è alle 17.30 presso la Sala Polaris della Nuvola, a Roma, all’interno della fiera della piccola e media editoria, Più libri più liberi. È tutto. Per riascoltarci e saperne di più RadioArticolo1.it
Giornale Radio del Lavoro Edizione delle 11:00
A cura di Davide Colella
5 dicembre 2019 • 10:59