Torniamo a raccontarvi cosa voglia dire lavorare all'aeroporto "Leonardo Da Vinci" di Roma Fiumicino. Un sito particolarmente complesso in cui coabitano centinaia di aziende e migliaia di lavoratori, cruciale per lo sviluppo del Paese: nello scalo intercontinentale sulle sponde del Tevere transitano ogni anno oltre 40 milioni di persone e oltre 160 mila tonnellate di merci. Una cattedrale del terziario avanzato, è stata definita. Una «fabbrica postfordista» dove convivono ogni genere di mansioni e soprattutto in cui «si è creato un doppio binario», due percorsi diversi tra «chi ha tutele» e la «miriade di lavoratori che non godono di diritti». Dopo l'inaugurazione della Camera del lavoro dell'aeroporto di Milano Malpensa, nei giorni scorsi, la Cgil ha dato vita a una iniziativa simile all'interno del principale scalo capitolino: un coordinamento per garantire maggiore inclusività della contrattazione per tutto il settore aeroportuale, con l’obiettivo di tutelare e sviluppare l’occupazione, soprattutto nelle sue forme più precarie. Ascolta anche:
FCO, contrattazione in pista
Costituito il Coordinamento dell'aeroporto di Fiumicino. Con Guido Rossi, Filt; Antonella Furgiuele, Nidil; Diego Piccoli, Fillea; Susanna Felicetti, Fiom; Gianni Guerci, coordinatore. In studio Maurizio Quadrana, Cgil Roma COL. A cura di Davide Colella
11 aprile 2019 • 13:00