Filt, Filcams e Nidil Cgil nazionali hanno promosso innanzi al Tribunale di Bologna un’azione legale per condotta discriminatoria nei confronti di una delle principali multinazionali del food delivery. Alla base della causa l’utilizzo dell’algoritmo ‘Frank’: un software che secondo il sindacato emargina i lavoratori poiché rischia di punire con voto basso chi ha fatto sciopero, per esempio, o chi ha avuto un grave problema familiare. E un cattivo rating si traduce in meno occasioni di lavoro e di guadagno. Con questo ricorso la Cgil chiede venga riconosciuto il diritto dei riders ad associarsi per svolgere attività sindacali attraverso forme di astensione collettiva, con pieno riconoscimento dei diritti di sciopero e di malattia, senza subire penalizzazioni nelle future occasioni di lavoro. Per la segretaria nazionale Tania Scacchetti: "il mancato rispetto di una prenotazione può avere varie ragioni: non presentarsi semplicemente perché non si ha voglia è diverso dall'avere aderito a uno sciopero o avere un problema di famiglia. In questo tipo di lavoro c'è un problema di discriminazione e anche il Parlamento lo ha voluto sottolineare introducendo norme anti-discriminatorie in riferimento ai rider". Ora la parola passa ai giudici.
Deliveroo alla sbarra
Azione legale di Filt, Filcams e Nidil Cgil per condotta discriminatoria nei confronti della multinazionale del food delivery: l'algoritmo penalizzerebbe chi sciopera. Con Giacomo Stagni, segretario confederale della Camera del lavoro di Bologna
19 dicembre 2019 • 08:43