Bocciare il trattato di liberalizzazione con il Canada nel Parlamento italiano. E notificare alla Commissione europea il no alla ratifica, che bloccherebbe l’applicazione provvisoria delle misure di abbattimento di dazi e dogane contenute nel Ceta, costringendo l’Unione a riaprire una riflessione più attenta sull’impatto dei trattati commerciali che sta continuando a stringere con sempre più Paesi. E’ l’impegno assunto da circa i due terzi dei candidati alle scorse elezioni politiche con la Campagna “No Ceta, non tratto”, promossa dalla Campagna Stop Ttip Italia insieme a organizzazioni tra cui Coldiretti, Cgil, Arci, Legambiente, Greenpeace, Slow Food, Fairwarch, Ari e un ampio schieramento di associazioni dei consumatori. Impegno che, essendo ormai insediati il nuovo Parlamento e il nuovo Governo, queste stesse organizzazioni chiedono che venga mantenuto. Ne abbiamo parlato insieme a Monica Di Sisto, portavoce della Campagna Stop Ttip.
Ceta, no grazie
Riprende, dal basso, la mobilitazione contro il trattato di libero scambio tra Canada e Europa. Ancora tanti i nodi da sciogliere a Bruxelles. Interviene Monica Di Sisto, Campagna Stop Ttip. A cura di Stefano Milani
3 luglio 2018 • 11:57