da Rassegna sindacale Cgil, Cisl e Uil esprimeranno un giudizio sul programma del nuovo governo solo quando esso sarà illustrato dal Presidente del consiglio in Parlamento. Così in una nota le segreterie unitarie delle tre confederazioni al termine della riunione che si è tenuta a Roma "per valutare il nuovo quadro politico e istituzionale che si sta determinando in queste ore. I sindacati però chiedono da subito "una convocazione, nei prossimi giorni, da parte del nuovo esecutivo e l'apertura di un confronto vero sui problemi e sulle scelte economiche e sociali in vista della prossima legge di stabilità, avendo come riferimento imprescindibile la piattaforma sindacale unitaria di Cgil, Cisl e Uil, sostenuta dalla ampia mobilitazione degli scorsi mesi". Il nuovo governo, prosegue la nota, sarà valutato da Cgil, Cisl, Uil "sulla base della capacità di dare risposte efficaci e concrete alle rivendicazioni contenute nella piattaforma che resta il forte elemento unitario di coerenza dell'azione sindacale. Il confronto con il nuovo esecutivo dovrà segnare una piena discontinuità non solo per quanto riguarda le scelte di merito, ma anche sul metodo". I confederali sottolineano che "a tal fine andrà sviluppato un dialogo costante e preventivo con le parti sociali sulla politica economica, a partire da un'equa riforma fiscale fondata sulla lotta all'evasione e sulla riduzione delle tasse per i lavoratori dipendenti e pensionati; da una politica industriale rispettosa dell'ambiente; dall'urgente soluzione delle tante vertenze aperte al Mise; dalla sicurezza sul lavoro; dalle politiche attive del lavoro e degli ammortizzatori sociali; dalla revisione dello 'sblocca cantieri' e dall'avvio dei lavori per le infrastrutture; dalle questioni della sicurezza e dell'immigrazione; da nuove politiche di sviluppo per il Mezzogiorno". Vanno inoltre affrontati, continua la nota, i temi delle pensioni, dei rinnovi contrattuali dei lavoratori pubblici e privati, con la valorizzazione della contrattazione collettiva, capitoli che, al momento, sembrano non inseriti nella bozza di programma del nuovo governo. "Così come rimane urgente - sottolinea la nota - procedere a nuove assunzioni in tutta la P.A., a cominciare dall'istruzione e dalla sanità". Cgil, Cisl, Uil "sosterranno tali rivendicazioni con una serie di iniziative nei luoghi di lavoro, nei territori e a livello nazionale per sollecitare un definitivo superamento delle politiche di rigore, per l'affermazione anche a livello europeo di un politica di crescita e sviluppo e per la riduzione delle diseguaglianze".
Aspettando la novità
Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini commenta il cambio di governo: lavoro e diritti la priorità
5 settembre 2019 • 15:51